Connettività IoT da uno sportello unico

Sicurezza IoT

La sicurezza dell'Internet of Things è la pratica di salvaguardare i dispositivi e le reti connesse nell'ecosistema IoT da attacchi dannosi e accessi non autorizzati. Si tratta di implementare misure per proteggere la riservatezza, l'integrità e la disponibilità dei dati raccolti e trasmessi dai dispositivi IoT. Con il gran numero di dispositivi connessi, la sicurezza dell'IoT è fondamentale per prevenire le violazioni dei dati, garantire la privacy e mantenere la funzionalità dei sistemi IoT.

Sicurezza degli endpoint

Patching virtuale

Che cos'è il Virtual Patching?
Il patching è un aggiornamento fornito da uno sviluppatore per un'applicazione, un sistema operativo o un codice firmware, volto a risolvere una vulnerabilità scoperta e a impedire che venga sfruttata. Per funzionare, una patch deve essere distribuita su singoli asset. La patch virtuale è simile a una patch rilasciata da un fornitore perché fornisce protezione contro un exploit specifico. In questo caso, però, questo tipo di patch viene distribuito a livello di rete tramite una regola IPS, anziché sul dispositivo stesso. A volte viene anche definito controllo di prossimità perché blocca una minaccia prima che raggiunga il bersaglio previsto.

Come funziona il Virtual Patching?
Un sistema IPS è progettato per ispezionare il traffico e cercare e bloccare le attività dannose. E con la firma giusta, può anche essere utilizzata per identificare e bloccare i tentativi di sfruttare specifiche vulnerabilità. Poiché qualsiasi exploit deve seguire un percorso di rete definito per l'esecuzione, la capacità di identificare una minaccia specifica consente di interrompere o bloccare l'exploit modificando le regole di rete. Queste firme IPS specifiche, o patch virtuali, possono essere distribuite a livello di rete utilizzando la funzionalità di prevenzione delle intrusioni (IPS) integrata in un NGFW o una tradizionale appliance IPS standalone.

Ecco alcuni casi in cui il patching virtuale è fondamentale:

- Le patch virtuali offrono alle aziende un livello critico di copertura fino a quando un fornitore non rilascia una patch software per coprire una nuova vulnerabilità.

- Molte grandi aziende che utilizzano strategie di gestione delle patch tradizionali non distribuiscono immediatamente le patch. Ad esempio, molti team IT devono verificare se una patch introdurrà o meno nuovi problemi in ambienti in cui molte applicazioni e flussi di lavoro devono interagire. Questo test di convalida introduce ulteriori ritardi una volta che il fornitore rilascia la patch del software. La patch virtuale fornisce una copertura critica durante la fase iniziale "calda" di una campagna malware attiva per proteggere le vulnerabilità note dallo sfruttamento mentre l'azienda sta testando la patch del fornitore.

- Il patching virtuale è ancora più critico per gli asset mission-critical che richiedono una pianificazione significativa e tempi di inattività per l'installazione di una patch tradizionale. Questi possono includere sistemi distribuiti in remoto, come un sistema di monitoraggio di un oleodotto; dispositivi che eseguono sistemi sensibili che svolgono un ruolo critico, ad esempio, in un ambiente di produzione (ad esempio, il monitoraggio di una valvola o di un termostato in una vasca contenente migliaia di litri di materiali caustici); o anche infrastrutture critiche come reti elettriche o dighe idroelettriche che non possono essere disattivate.

nets360 offre il patching virtuale attraverso l'IPS della rete centrale
nets360 distribuisce e consegna una patch virtuale a livello di rete. Ciò può essere fatto utilizzando la funzionalità IPS integrata nella rete principale.